Nel giardinaggio è molto importante conoscere il nome e le caratteristiche delle terre in modo da avere una idea del tipo di terreno che richiedono le diverse piante.
Di seguito troverete la descrizione della composizione delle terre preferite nel giardinaggio, in modo da sapere quale utilizzare a seconda del tipo di pianta oppure quale pianta è preferibile piantare a seconda della terra a vostra disposizione.
In commercio troverete già dei terricci pronti all’uso ma nel caso in cui voleste creare voi la vostra terra, con questa guida potrete farlo.

Terra forte
Viene definita tale quando vi è una alta percentuale di argilla o creta infatti si presenta con colore chiaro, molto compatta e dura, difficilmente lavorabile. In caso di forte siccità, risulta essere molto asciutta spaccandosi e formando della larghe crepe. L’acqua fa molta fatica a permeare al suo interno ma in caso di lunghe piogge, questa terra diventa molto umida e particolarmente fangosa.

Terra leggera
E’ una terra meno compatta di quella forte infatti contiene una bassa percentuale di argilla o creta mentre alta è la quantità di sabbia e detriti rocciosi con l’aggiunta di fogliame, radici ed altri residui organici. Questa tipologia di terra (detta anche sabbiosa), non trattiene affatto né acqua né umidità e, normalmente, ha un colore scuro, quasi nero.

Terra calcarea
Come si può intuire è una terra molto ricca di calcio e questo spesso può essere dannoso per le piante. Proprio per questo, i floricultori, esaminano sempre il terreno prima di piantare una qualsiasi pianta tenendo presente che la terra considerata neutra ha un pH 7. Nel caso di terreni con quantità elevate di calcio, essi si definiranno basici e il loro pH sarà superiore a 7. Per terreni, invece, poveri di calcio avremo un valore di pH inferiore a 7 e li definiremo acidi.

Terra di salice
Vedi terra di castagno.

Terra di gelso
Vedi terra di castagno.

Terra di castagno
Si ottiene dalla decomposizione del tronco dei castagni che avviene per opera dei funghi in luoghi freschi e coperti. La terra deve restare sempre umida e ovviamente deve essere utilizzato il terriccio che se ne ricava e non i pezzi di tronco ancora interi. Risulta essere unÂ’ottima terra per la piantumazione di piante calcifughe essendo di natura acida ma va utilizzata con attenzione per lÂ’elevata carica batterica che contiene.

Terra di bosco
E’ formata dai residui organici che si creano con la decomposizione di foglie, frutti, rami secchi e insetti. Per la sua raccolta, si deve prima eliminare lo strato superficiale del terreno e poi raccogliere il terriccio soffice e nero che si trova per una profondità di pochi centimetri fino al raggiungimento della terra vera e propria. Per quanto riguarda il terriccio dei boschi di elci e querce, esso deve essere ben decomposto e maturo altrimenti il tannino presente al suo interno può seccare qualunque pianta. La terra di bosco è molto indicata per i ciclamini e i garofani.

Terra d’erica
Detta anche terra di scopa o terra di brughiera, è una terrà acida e, come quella di castagno, è molto indicata per le piante calcifughe anzi, spesso la sostituisce per la più facile reperibilità e costi inferiori. Essendo anche una terrà molto povera va miscelata a qualcosa di molto nutriente ed eventualmente basico (se le si vuole far perdere un po’ di acidità).

Terra di foglie
Si ottiene con la decomposizione delle foglie secche, prevalentemente di castagni e platani, che vengono raccolte nei boschi o nei lunghi viali. Il fogliame viene accumulato in luoghi freschi e costantemente innaffiate e rigirate per velocizzar il procedimento di decomposizione. Si presenta come una terra leggera e nutriente ma data la caratteristica di alcune foglie di ritardare la germinazione, non tutti i tipi di terriccio ricavato da foglie è idoneo. Nell’incertezza, non scegliere la terra di foglie in caso di germinazione.

Terra di sfango
E’ un tipo di terra che deriva dalla decomposizione di muschi presenti nell’acqua. Non è un terriccio stabile e duraturo per quanto riguarda gli oligoelementi e quando lo si acquista presenta un alto tasso di concimazione e correzione del valore di pH. Nei grandi ipermercati è facilissimo acquistarlo dato che è quello che viene spacciato per torba quando torba, quasi sempre, non è. E’ assolutamente necessario per coltivare piante epifite, talee dell’aucuba e per tutte le margotte.

Terra di prato
E’ la terra di colore nero che si può raccogliere sui monti quando viene smossa dalle talpe oppure scavando leggermente sotto le zolle d’erba dei prati abbandonati.

Terra di giardino
E’ ottenibile miscelando al 50% terra di prato e letame. Va innaffiata spesso e rigirata 3 volte all’anno. Trascorso l’anno si può utilizzare come base per la creazione di terriccio in moltissimi vasi.

Torba
E’ una miscela di argilla e sfango carbonizzato e accumulato nelle paludi. Molti la amano e molti la odiano perché ha dei pro e contro davvero opposti ad esempio trattiene molto bene l’umidità ma se si secca non si riesce più a bagnare; è leggera e acidissima, le radici delle piante riescono molto bene diramarsi ma poi risulta difficile sradicarle. E’ un terriccio più indicato per le serre o comunque per piante da interno. Lo si trova in commercio sotto forma di balle, di diversa grandezza, pressate.

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