La tecnica della propaggine (detta anche “talea assistita”) è adatta a riprodurre rampicanti, piccoli arbusti e piante d’appartamento come il potos, il filodendro scadens, il ficus pumila e il singonio.

Come si esegue

  1. Scegliete un ramo molto vicino al terreno e praticategli un taglio in senso longitudinale. Il taglio dovrà essere lungo circa 5cm e si dovrà penetrare la corteccia fino scalfire il legno interno.
  2. Se la grandezza del ramo lo consente, è meglio inserire un pezzetto di stuzzicadenti al centro del taglio in modo da garantire il mantenimento dell’apertura una volta interrato.
  3. Ora piegate il ramo verso il basso e interratelo per almeno 15cm prima e dopo il taglio. Potete fissarlo al terreno utilizzando delle forcelle metalliche ricavate da un grosso filo di ferro.
  4. State sempre molto attenti a non forzare la piegatura del ramo (pena la sua rottura) ed eventualmente interrate il ramo in una cassetta o vaso rialzati rispetto al terreno.
  5. La parte finale del ramo, continuerà a crescere, vegetare e fiorire come se nulla fosse accaduto.
  6. La pianta madre va curata come al solito e il terreno del ramo intagliato deve essere mantenuto costantemente umido per garantire la nascita delle nuove radici.
  7. A seconda della specie e del clima, il tempo per la nascita delle nuove radici può variare da un minimo di 15 giorni a vari mesi; ogni 20-30 giorni potete scavare leggermente per controllare se ciò è avvenuto.
  8. Una volta che l’apparato radicale avrà raggiunto una lunghezza di almeno 5cm, potrete staccarlo dalla pianta madre tagliando il tratto proveniente da essa. Tagliate il più possibile vicino alla radici.

Disegno-immagine di una ridpoduzione col metodo della propaggine, anche detta talea assistita

Invaso
La nuova pianta potrà essere lasciata nello stesso punto in cui a generato le nuove radici oppure interrata o invasata da un’altra parte; è importante rispettare sempre il periodo di rinvaso tipico di quella specie.

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