Categoria botanica e diffusione
La maggior parte delle persone pensa che le piante grasse appartengano tutte alla stessa famiglia e che, per questo motivo, siano del tutto simili tra loro.
In realtà le grandi famiglie di piante grasse sono almeno tre: le Cactaceae le Mesembryanthemaceae e le Crassulaceae. Ed è proprio di quest’ultima categoria che in questo contesto intendiamo darvi degli approfondimenti.
Le Crassulacee sono piante succulente che appartengono alla categoria delle Rosales. A differenza delle altre due famiglie, le Crassulaceae hanno una succulenza che si limita alle foglie e non ai fusti o ai rami, ad eccezione di due generi isolati, le Cotyledon e le Tylecodon, nelle quali si possono trovare anche dei fusti succulenti.
Le Crassulaceae sono ampiamente diffuse in tutti i continenti e in diversi climi, dai quali vanno ovviamente escluse le zone polari e circumpolari. C’è poi da dire che in Italia le Crassulacee sono le uniche piante succulente che crescono spontaneamente.

Descrizione
Le Crassulaceae sono erbe, generalmente a ciclo perpetuo ma anche annuali, e racchiudono circa 1300 generi diversi. Come abbiamo detto prima, la loro caratteristica è quella di avere la succulenza limitata alle sole foglie e non ai fusti. Quindi le foglie, molto carnose, sono presenti sugli steli in posizione opposta, di solito a due a due, ma anche a quattro a quattro. La loro forma, spesso cilindrica o ovoidale, la loro disposizione a rosetta alle estremità dei rami (utile a creare delle zone d’ombra) e il rivestimento ceroso dell’epidermide superficiale sono tutte caratteristiche che segnalano la facile adattabilità di queste piante anche a condizioni climatiche di estrema aridità.
I fiori di queste piante hanno una forma simmetrica a raggiera e di solito sono di natura ermafrodita. Solo in rari casi le infiorescenze delle Crassulacee sono particolarmente vistose sia per forma che per vivacità di colori. I petali si presentano a corolla e possono essere liberi o saldati e sono sempre in numero uguale rispetto a quello dei sepali che, a loro volta, possono presentarsi liberi o saldati.

Pianta grassa echeveria crassulaceae
Echeveria
Pianta grassa echeveria crassulaceae
Sempervivum calcareum
Pianta grassa graptopetalum crassulaceae
Graptopetalum

Coltivazione
Per coltivare queste piante in casa occorre del terriccio di formula base e un vaso abbastanza capiente, soprattutto se si scelgono le specie rampicanti e molto ricche di foglie. Quanto all’esposizione è bene scegliere un posto soleggiato e luminoso e quando la pianta è in vegetazione è preferibile posizionarla in un punto di circolazione di aria fresca. Non tenerle mai in posti la cui temperatura scenda al di sotto dei 7-10 °C. Queste piante non richiedono abbondanti innaffiature tranne che nei periodi di caldo, per evitare che le foglie avvizziscano. In definitiva la loro coltivazione è piuttosto facile e si riproducono facilmente per talea di foglia o di ramo. Quando le foglie diventano rossastre non c’è da allarmarsi perché è solo una forma di difesa contro l’insolazione. Un’ultima utile precisazione è quella legata al periodo di vegetazione, che cambia tra le specie a fusto succulento e a fusto legnoso. Le prime vegetano in inverno e riposano in estate, le seconde viceversa. Nel periodo di vegetazione vanno tenute in buona luce e a temperature più elevate rispetto al periodo di riposo.

Le specie più diffuse
Gli estimatori di questo genere di pianta di pianta di solito ne prediligono alcuni generi che cercheremo di elencare nel modo più esaustivo possibile: Adromischus, originario dell’Africa, Cotyledon, di origine sudafricana, Aeonium, molto diffusa nelle Isole Canarie e nel bacino meridionale del Mediterraneo, Crassula che conta più di 200 specie, proveniente dall’Africa centrale e meridionale, Echeveria diffusa nell’America centrale, Sempervivum che cresce sulle montagne dell’Europa e del Caucaso, Creenovia presente alle Canarie, Diopogon tipico dei monti dell’Europa centrale.

Share