Appartenenti alla famiglia delle Orchidacee, le orchidee sono delle piante dai fiori eleganti, variopinti, che possono assumere forme e dimensioni diverse.
Sono diffuse un po’ ovunque ma per la maggior parte sono originarie delle zone umide della fascia intertropicale e habitat diversi: alcune specie vivono su rami e tronchi di altre piante o su rocce coperte da un sottile strato di muffe, muschi e licheni mentre altre specie sono terrestri oppure sotterranee o semi-acquatiche.
Lo stelo delle orchidee è in genere eretto, le foglie sono perlopiù semplici, allungate e prive di picciolo. I fiori sono di forma, colori e dimensioni svariati, solitari o riuniti in infiorescenze, terminali o all’ascella delle foglie. Hanno una caratteristica struttura alata, con tre sepali superiori e tre petali inferiori; uno di questi, detto labello, si differenzia per formato dagli altri in modo da attirare gli insetti impollinatori.
Le orchidee vengono coltivate per la spettacolare bellezza dei loro fiori e sono commercializzate principalmente come fiori recisi o come piante dÂ’appartamento per il loro notevole valore ornamentale.

Parassiti e malattie
Le orchidee sono soprattutto coltivate in serra oppure sono ibridi ottenuti in vivaio con particolari tecniche e pertanto non trovano nei nostri ambienti i loro naturali parassiti e i vettori di specifiche malattie subtropicali. Diventano però sensibili alla luce, allÂ’umidità e alla temperatura. Ad esempio, se la luce è inadeguata si ha la formazione di germogli deboli e sottili o addirittura la mancata fioritura. Se poi la luce è eccessiva lÂ’orchidea tende a ingiallire e appassire. LÂ’eccessiva innaffiatura o un’eccessiva umidità ambientale determinano l’avvilimento della pianta. Mentre un temperatura troppo bassa e rigida provoca la comparsa di colorazione rossastra nel fogliame più giovane o maculature brunastre sui fiori.

Specie
Esistono circa 650 generi diversi di orchidee e circa 25.000 specie.
Gli ibridi realizzati artificialmente sono innumerevoli (circa 100.000).
Per gli ibridi di orchidea, dal 1962 in poi la classificazione è regolata dalla R.H.S. Royal Horticultural Society (fondata nel 1804 in Inghilterra da sir Joseph Banks e John Wedgwood).

Secondo una classificazione biologica le orchidee si dividono in:

  • epifite: con radici aeree e crescono fissate agli alberi che utilizzano come supporto (ad es: Cymbidium, Vanda, Odontoglossum);
  • semi epifite: vivono sui rami e sui tronchi di altre piante o sulle rocce coperte da un sottile strato di vegetali, muschi e licheni (Cattleya);
  • scadenti: orchidee radicate al suolo e mediante con fusti volatili ed hanno radici di tipo aereo (es: Vanilla);
  • terrestri: diffuse nei climi temperati che crescono nel terreno e le radici nella terra (Cymbidium, Cypripedium, Bletilla, Paphilopedilum);
  • orchidee parassite: conducono una vita eterotrofa (nutrendosi di materiale organico presente nell’ambiente) come i funghi, a spese dell’humus o dei materiali del terreno (es: Corallorhiza).

Curiosità
Nel linguaggio dei fiori l’orchidea rappresenta il fascino, la raffinatezza e l’eleganza. È un fiore intrigante, misterioso che sottolinea sensualità, passione.

Foto
Potete ammirare le orchidee più belle del mondo attraverso le foto di Flickr.com.

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