La margherita comune, nome scientifico Leucanthemum vulgare oppure Chrysanthemum leucanthemum, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteracee. È un fiore che cresce a ciuffi, a stelo diritto, rugoso, con foglie basali e medio-alte, un poÂ’ a forma di lancia. I fiori veri e propri sono dei capolini tondi con fiori a petali bianchi all’esterno e gialli al centro. Il fusto è eretto e alto circo 50 cm. La margherita è una pianta molto comune in tutta l’Europa: cresce spontanea nei prati, ai bordi delle strade e non ha particolari esigenze di terreno o climatiche.
Tuttavia il terreno ottimale deve essere compatto e con un pH acido-neutro e predilige luoghi erbosi, le zone leggermente umide. Se coltivata come pianta ornamentale, deve essere annaffiata frequentemente, avendo cura di tenere il terriccio sempre un po’ umido. Ha bisogno di luce diretta e di pieno sole. Le margherite si moltiplicano per talea o per semina. Sono piante che in genere non si coltivano in casa per più di una stagione.
Come si coltiva
Anche se le margherite sono dei fiori in grado di nascere in modo spontaneo, possono essere coltivate seguendo opportuni accorgimenti:

  • scegliere una posizione soleggiata e con un poÂ’ dÂ’ombra;
  • prediligere un clima caldo o al massimo temperato, la margherita teme il gelo e lÂ’esposizione al vento;
  • scegliere un terreno sabbioso, ben drenato e fertile;
  • è possibile concimare con sostanze organiche e liquide, meglio se specifiche per le margherite;
  • fioritura nei mesi primaverili ed estivi;
  • innaffiare in modo ben distribuito: una volta ogni 2 giorni in inverno e circa due volte al giorno in estate.
  • riparare con teloni e coperture durante la stagione fredda.

Parassiti e malattie
Trifidi e afidi sono i principali nemici delle margherite: invadono steli, fiori e le foglioline ricoprendoli di macchie e malformazioni, tipo la deformazione e distorsioni di petali, foglie e germogli.
Le foglie delle margherite sono spesso danneggiate dalla presenza di bruchi minatori che tolgono linfa vitale alla pianta.
Inoltre le margherite sono attaccate frequentemente da malattie fungine e batteriche che provocano soprattutto ingiallimenti improvvisi ed avvizzimenti a cui generalmente segue un lento declino della pianta. Si manifestano sotto forma di una muffa bianca e polverosa unita a formazioni ragnatelose piuttosto evidenti (es: oidio o mal bianco).

Specie
Le specie delle margherite sono numerose, distinte in base al periodo di fioritura più che alla forma. In Italia sono diffuse le specie annuali come il “Chrysanthemum coronarium”, con fioritura in luglio-agosto, e anche specie perenni come il “Chrysanthemum leucanthemum”, che fiorisce da maggio a settembre. I cosiddetti margheritoni sono specie perenni ma resistono all’inverno solo nei climi caldi.

Curiosità
Le margherite sembrano avere facoltà profetiche. Da secoli gli innamorati la sfogliano per sapere se il loro amore è ricambiato ed è il simbolo della semplicità, freschezza e purezza. I fiori di margherita sono molto utilizzati anche in cucina per la preparazione dei ben noti infusi – utilizzati per calmare la tosse o dolori derivanti da coliche intestinali – e di molti piatti, soprattutto le insalate.
Le margherite hanno, inoltre, proprietà diuretiche, rinfrescanti, antinfiammatorie, astringenti e cicatrizzanti. I fiori appena raccolti sono un ottimo rimedio per la cura dei foruncoli.

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