Il limone, o “Citrus”, è un albero che appartiene alla famiglia delle Rutaceae.
Il suo frutto è un ortaggio ibrido fra il pomelo e il cedro e la specie si sviluppa per talea o per innesto.
L’albero è alto dai 3 ai 6 metri, i germogli e i petali sono di colore bianco e violetto.
Il limone è un albero che fruttifica due volte l’anno, sotto clima favorevole, temperato e la fioritura va avanti per due mesi, ma bisogna aspettarne altri due prima di poter cogliere i frutti.
È in primavera la fioritura più consistente, che permette di raccogliere i frutti a partire da novembre e fino a maggio o giugno. La seconda avviene in agosto o settembre, e i frutti si possono raccogliere a cominciare da maggio: un albero maturo può dare fino a 800 limoni l’anno.
Il frutto è giallo, dalla forma ovale ma anche sferica, che si conclude con due protuberanze alle estremità. La buccia è ruvida, con una massa bianca interna detta albedo, e non commestibile. Sebbene il limone si coltivi per il suo frutto, il suo utilizzo si presta bene a scopo ornamentale.

Coltivazione
I limoni sono coltivati in tutto il mondo e in diverse varietà. Gli ortaggi differiscono per il loro aspetto estetico, che contraddistingue le diverse specie, ma di cui rimangono invariate le proprietà nutritive e l’importanza economica.
Come ortaggio a sé, il limone non viene consumato quasi mai, e raramente trova impiego come frutto fresco. Si fa distinzione però fra limoni gialli e verdi, una distinzione prettamente commerciale dato che le due specie crescono sullo stesso albero. Le varietà di limone rosso e di limone dolce sono pressoché sconosciute, perché data la loro scadenza a breve termine vengono consumati dalla popolazione locale del territorio di raccolta, e non distribuiti su un mercato più vasto. Questi limoni infatti raggiungono la maturazione in due o tre giorni e poi si deteriorano.
Il limone cresce su un terreno sciolto o di medio impasto, che dev’essere profondo e ben drenato, e poco argilloso.
Esistono diverse tecniche di propagazione. La prima tecnica è la semina, attraverso cui l’organismo vegetale si riproduce dalla stessa specie della pianta madre. Attraverso l’innesto si possono prevenire alcune malattie, dette anche fitopatie. Con la talea, si può costituire una nuova pianta da un rametto. Il terreno dev’essere tenuto umido sempre, e concimato con costanza, la pianta annaffiata quotidianamente ed esposta alla luce sin da subito.
Una buona concimazione richiede un’analisi fogliare per verificare il livello nutritivo della pianta e il suo stato di crescita, e per intervenire in caso di carenza di particolari elementi nutritivi. Verso giugno si possono vedere le prime foglioline.

Potatura
Gli alberi devono essere potati solo in estate, dopo la seconda settimana di luglio. Vanno evitati periodi molto freddi, e i mesi di piena fioritura per via dell’accumulo di sostanze che vanno ad alimentare la riserva nutritiva e favorire l’allegagione, cioè la trasformazione da fiore in frutto.
Con la potatura, dunque, andranno eliminati i rami secchi, curvati, danneggiati o già fioriti. I rami lunghi vanno sempre spuntati se si trovano nella periferia, o comunque tagliati nelle piante adulte. Tuttavia occorre mantenere un equilibrio ed evitare una potatura eccessiva. La potatura è poi un rimedio contro l’attacco parassitario delle cocciniglie, o un modo per agevolarne la raccolta dei limoni se l’albero è diventato troppo grande.

Parassiti
Cattive condizioni climatiche (basse o elevate temperature, grandine, gelo, vento) o le carenze nutrizionali possono contribuire ad alterare la salute degli alberi. Si tratta di avversità climatiche ben diverse dai parassiti veri e propri, ma da non sottovalutare. Fra i nemici del limone non mancano virus e batteri (Exocortite, Maculatura anulare, Psorosi, Cristacortis, Pseudomonas syringae, ecc.) che possono danneggiare la pianta e indebolirla. Ci sono poi i parassiti vegetali, che provocano malattie come il Mal secco, la Gommosi del colletto, la Fusariosi, l’Antracnosi, la Carie del legno, il Marciume radicale lanoso, l’Allupatura. Parassiti animali possono attaccare l’albero fino a farlo marcire. È agli afidi verde e bruno, alla cocciniglia, ma anche agli acari, ai ragni e ad altri parassiti che va attribuita la causa di numerose malattie.

Specie
Il limone fa parte di una specie detta Citrus, con cui lo si identifica, e di cui fanno parte anche altri agrumi, come il cedro, la limetta, il pomelo, l’arancio amaro e quello dolce, il pompelmo e il mandarino. Il limone è tuttavia il frutto acidulo più importante, sia per il suo consumo che per la lavorazione industriale assieme all’arancia. Fra le sue varietà, popolari in Italia sono Eureka, Cosmopolita, Femminello e Monachello, che sono rifiorenti e in grado di equilibrarne la produzione in stagioni diverse. Ma ci sono anche altre varietà, Lisbona, Bernia, Interdonato, che sono invernali come gli altri agrumi.

Curiosità
Il limone è associato all’essenza femminile. Il colore giallo viene paragonato ai raggi del sole. Il suo profumo e la forma hanno fatto credere che fosse un elemento curativo contro i veleni. Negli anni si è attribuito al frutto un valore positivo e salvifico, come se avesse il potere di allontanare il demonio dalle case. Indica fedeltà in amore e fertilità, perché fiorisce e fruttifica tutto l’anno. Il poeta Eugenio Montale ha intitolato ai limoni una poesia della raccolta Ossi di seppia.

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