La magnolia, a seconda di come viene coltivata, può assumere un aspetto cespuglioso più o meno compatto oppure diventare albero, a seconda del tipo di potatura.

Condizioni ideali. Dobbiamo piantarla in un terreno profondo che trattenga umidità, evitare terreni dove ci siano lunghi ristagni di acqua che possano provocare marciumi. Questa pianta preferisce terreno tipo quello di bosco, un po’ acido, come quello delle azalee e dei rododendri.

Quando piantarla. Il periodo migliore per piantarla va da ottobre a febbraio, evitando le settimane più fredde.

E’ una pianta rustica, che non ha bisogno di particolari cure: solo nei primi 2/3 anni dopo il trapianto dobbiamo tenere ben annaffiato il terreno. Se l’estate è calda e secca anche per le piante adulte è consigliabile un’abbondante annaffiatura almeno una volta alla settimana. Sempre durante i primi anni, una concimazione sul finire del mese di marzo darà alla pianta tutte le sostanze necessarie per una bella fioritura, utilizzando un fertilizzante naturale come il letame maturo o il prodotto del compostaggio e un concime organico tipo Compo, arricchito con farina di osso e cornunghia.

Se si ammala. La primavera e l’estate sono calde e secche, e la magnolia può essere colpita da alcuni parassiti: sono terribili le cocciniglie, piccoli insetti a forma di scudetto che si localizzano sulla pagina inferiore delle foglie e possono formare vaste colonie che succhiano la linfa e indeboliscono velocemente il ramo. Bisogna intervenire il più rapidamente possibile con un prodotto specifico spruzzando sulle zone colpite e ripetendo il trattamento dopo 10 giorni per essere sicuri del risultato. Se invece la stagione si presenta umida sono molto frequenti invece gli attacchi di oidio. Questa malattia si manifesta con delle macchie polverose bianche (mal bianco), soprattutto sulle foglie più giovani. L’utilizzo di un anticrittogamico è fondamentale per preservare la pianta dal proliferare di questa malattia fungina.

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