La tecnica di moltiplicazione con innesto viene impiegata quando si vuole realizzare una nuova pianta formata da due specie diverse.
Si potrebbe pensare che piante della stessa famiglia siano comunque e sempre compatibili tra loro e possano essere innestati con tutta tranquillità. Non sempre questo accade e a volte può perfino accadere che piante diverse siano innestabili con tutta tranquillità.

La parte inferiore dellÂ’innesto si chiama portainnesto (il tratto di tronco ospitante), mentre la parte superiore si chiama nesto.
Il nesto sarà la nuova pianta, quella che crescendo e sviluppandosi porterà nuovi fiori e/o frutti.
A seconda della tecnica impiegata, l’innesto può essere eseguito utilizzando una semplice gemma oppure un rametto dotato di una o più gemme in questo modo è possibile realizzare i seguenti tipi di innesto:

Innesto a gemma
Vengono utilizzate gemme provenienti da rami di un anno e se viene praticato a primavera, prende il nome di “innesto a gemma vegetante”, praticato in agosto si chiamerà “innesto a gemma dormiente”.
Gli innesti a gemma si dividono in:

  • a pezza, o a toppa, o a tassello quando dal portainnesto (sul fianco del tronco) viene tolto un piccolo rettangolo sul quale verrà perfettamente accoppiata la gemma opportunamente sagomata;
  • a zufolo o ad anello quando dal portainnesto viene tolto un intero anello di corteccia al quale verrà sovrapposto un cilindro con la gemma.

Innesto a marza
Viene impiegato un ramo con varie gemme e l’innesto si effettuerà preferibilmente nel periodo primaverile. L’innesto a marza prevede le seguenti tecniche:

  • a spacco comune col quale vengono inseriti 2 o 4 pezzi di ramo;
  • a spacco terminale quando vengono innestati i due rami ai loro estremi di modo che uno diventi la prosecuzione dellÂ’altro;
  • a sperone quando si intende innestare il ramo direttamente sul tronco principale;
  • a cavallo quando lÂ’innesto è simile a quello a spacco comune ma lo spacco viene fatto sul nesto.

Innesto a incastro
E’ un tipo di innesto in cui il rametto recante le gemme si incastra in una cavità del portainnesto.

Innesto a corona
Consiste nellÂ’inserire il nesto tra la corteccia, tagliata longitudinalmente, e il tronco del portainnesto. Questo metodo si divide in 2 diverse tecniche:

  • a penna: il rametto viene tagliato obliquamente come fosse una di quelle antiche penne lignee e successivamente inserita a contatto col tronco e “rivestita” con la corteccia;
  • a becco di luccio o a becco di cclarino: la differenza dal precedente metodo è che la corteccia viene tagliata in due punti vicini e paralleli longitudinalmente.

Innesto per approssimazione
Si esegue asportando un tratto di corteccia da ambedue i rami per poi avvicinarli e metterli a contatto. Viene usato per unire due rami della stessa pianta.

Approfondimenti e foto
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