Gli impianti di irrigazione interrati offrono dei vantaggi e benefici certamente indiscutibili rispetto a qualunque altro sistema di irrigazione.
Risultano essere molto più utili se parliamo di un giardino con prato ed aiuole ma se oltre a questi sono presenti degli alberi, sarà utile affiancare anche un impianto a goccia per alimentare quest’ultimi.

A differenza degli irrigatori esterni (che si collegano all’impianto idrico con un normale tubo di gomma e possono essere spostati facilmente su tutto il terreno) gli impianti interrati sono invisibili e comodissimi nell’utilizzo. Infatti sarà necessario aprire solo il rubinetto principale (o nemmeno questo se disponete di un timer elettronico) per annaffiare l’intera superficie erbosa.

La realizzazione di un impianto di questo tipo è alla portata di tutti: dopo una progettazione molto semplice, vengono praticati dei solchi dove posizionare la tubatura e tutti gli accessori utili a realizzare l’impianto definitivo: per “definitivo” non si intende “non modificabile” ma è opportuno, durante la progettazione, valutare ogni possibile aggiunta futura di aiuole, fiori e piante, alberi ed arbusti, in modo da poter modificare l’impianto in modo semplice e veloce.

Progettazione
Partendo dal presupposto che:

  • per giardini di oltre i 200 mq è necessario dividere lÂ’impianto in almeno 6 zone separate;
  • per giardini da 100 a 200 mq è necessario dividere lÂ’impianto in 2-4 zone separate;
  • per giardini inferiori a 100 mq è preferibile dividere lÂ’impianto in 2-4 zone separate;

dovete munirvi di carta millimetrata, righello e compasso e disegnare innanzitutto la pianta del vostro giardino. La tubazione alla quale vanno fissati gli irrigatori dovrà essere posizionata possibilmente sul perimetro del giardino in modo da danneggiare il meno possibile l’eventuale prato già presente e, comunque, per non essere intralciati dagli irrigatori durante i futuri lavori di manutenzione del giardino.
In presenza di siepi di cinta, il tubo dovrà essere interrato alla base della siepe, verso il giardino (dietro la siepe potrà essere posizionato lÂ’impianto a goccia o un semplice ed economico tubo microforato 😉 ).
Con il compasso, disegnate dei semicerchi posizionando la punta sul tubo immaginario disposto sul perimetro. In questa fase tenete presente che le linee dei semi cerchi dovranno incrociarsi tra loro in modo da non lasciare zone di prato non annaffiate e non dovranno bagnare zone indesiderate come muri, passerelle intorno alla casa, gazebo, ecc.

Scavo
Se si renderà necessario interrare la tubazione anche in mezzo al giardino, utilizzate dei picchetti per segnare la posizione degli irrigatori e “collegateli” realizzando delle strisce di calce bianca.
Utilizzando una vanga, asportate la parte superficiale di parto (se è presente) e poi scavate per una profondità adatta agli irrigatori che avete scelto di adoperare: si va dai 10 ai 20-25 cm di altezza.

Montaggio irrigatori
Dopo aver sistemato la tubazione, passate alla fase di posizionamento degli irrigatori.
Il tipo più semplice, resistente e duraturo è quello con presa a staffa: è sufficiente posizionarlo, avvitare i due bulloni posti alle estremità del morsetto, forare con un trapano il tubo e, infine, fissare l’irrigatore.
In commercio ne troverete di diversi tipi ma cercate di puntare sempre sulla qualità.
La testa dell’irrigatore dovrà essere a livello con il tappeto erboso: utilizzate un’asse di legno a mo di livella, da appoggiare sia sul terreno che sulla testa dell’irrigatore.

Collaudo e chiusura scavo
Prima di procedere alla chiusura dello scavo, aprite l’impianto e controllate che tutto sia apposto. Non sarà molto facile controllare se ci sono delle perdite tra i raccordi dopo aver tenuto l’impianto acceso anche qualche minuto ma fate il possibile.
Controllate anche che l’intera area del giardino sia opportunamente irrigata e regolate l’angolazione di funzionamento dei getti nel caso in cui ciò fosse possibile.
Richiudete tutto lo scavo e, solo alla fine di tutti i lavori, spurgate lÂ’impianto da eventuali residui di terra smontando le testine degli irrigatori e facendo defluire lÂ’acqua alla massima portata.

Share