La stragrande maggioranza delle piante da appartamento, può vivere col metodo dell’idrocoltura o coltura idroponica ovvero un sistema che mette le radici della pianta a diretto contatto con l’acqua; sarà la pianta che autonomamente preleverà il liquido necessario alla sua sopravvivenza.
Le piante da destinare all’idrocoltura devono essere preferibilmente giovani in quanto più adattabili e resistenti al nuovo sistema di nutrimento.
Le specie con le quali l’idrocoltura ha maggiori garanzie di successo sono: tradescànzia, spatifillo, sanseveria, pilea, filodendro, felci, dracena, papiro, còleo, dieffenbàchia, edera, ficus, peperòmia, pòtos, singonio, tatrastigma.

Quando
L’idrocoltura si esegue solitamente in estate quando la ripresa vegetativa, l’aria più ricca di ossigeno e la linfa che scorre più velocemente attraverso la pianta favoriscono il successo di questa tecnica.
In inverno, è necessario che la temperatura ambiente sia di circa 20 °C e la stanza sia molto luminosa.

Cosa occorre
Per l’idrocoltura serve un apposito vaso di vetro munito di coperchio forato dotato di 31 tacche sulla circonferenza: i fori servono a farci passare attraverso le radici e le tacche a ricordare il giorno in cui è stata cambiata l’acqua. Ogni volta che l’acqua verrà cambiata, sarà indispensabile aggiungere le specifiche pastiglie (solitamente nella quantità di 1 per litro) contenenti tutte le sostanza nutritive indispensabili alla pianta: manganese, ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo, azoto, zolfo, zinco, rame.

Come si esegue
Per avere successo nell’idrocoltura è indispensabile che seguiate alla lettera quanto descritto.

  1. Annaffiate abbondantemente il terreno della pianta.
  2. Estirpate le radici con molta delicatezza in modo da non danneggiarle in alcun modo. Se l’operazione risultasse più difficile del previsto, meglio rompere il vaso con dei colpi di martello.
  3. Lavate perfettamente, in acqua tiepida, le radici fino a quando la terra sarà completamente sparita.
  4. Con molta delicatezza fate passare le radici attraverso i fori del vaso per lÂ’idrocoltura.
  5. Inserite delle pietre arrotondate nella cavità del vaso forato in modo da bloccare stabilmente i rami della pianta.
  6. Riempite il vaso che contiene lÂ’acqua con acqua tiepida lasciando almeno 3 cm di vuoto tra liquido e base del vaso forato. Non aggiungete alcuna pastiglia fertilizzante per i primi 15 giorni.
  7. Cambiate la prima acqua dopo circa 30 giorni e aggiungete la pastiglia fertilizzante
  8. EÂ’ buona norma irrorare le foglie ogni settimana con 5 grammi per litro dÂ’acqua di stimolante ormonico.
  9. Dopo 2-3 giorni dallÂ’irrorazione, potete spruzzare del disinfettante per mantenere il fogliame pulito e protetto dai parassiti.
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