Origini
La ginestra è una pianta caratteristica delle zone temperate ed ha origine nelle regioni mediterranee dove risulta endemica. Essa è comunque nota sin dall’antichità per il suo impiego come pianta da fibra; la stessa etimologia della parola greca spartos sta a confermare il tradizionale uso della fibra nella produzione di stuole, corde e manufatti vari. In Spagna, poi, la è sempre stata molto apprezzata per il suo profumo, mentre i rami venivano utilizzati per le corde delle navi.

Descrizione
La ginestra comprende più di settanta specie di piante differenti molto semplici da coltivare. Una caratteristica che accomuna tutte le sue specie è l’assenza quasi totale delle foglie portate in dei rami che talvolta sono spinosi. Se sono presenti, poi, le foglie tendono a cadere completamente alla prima comparsa dei fiori.
La ginestra si presenta in arbusti di varie dimensioni con fusti sottili, semilegnosi e di colore verde chiaro.
I fiori hanno la tipica forma dei fiori della famiglia delle febacee, costituiti da una specie di sacchetto inferiore e da un petalo superiore aperto verso lÂ’esterno.
Il frutto è un baccello che contiene dai dieci ai quindici semi appiattiti. Alcune ginestre sono inodore ed altre profumate, alcune sono molto sensibili al gelo, altre molto resistenti.

Tipi e varietà
Esistono numerosi tipi di ginestre differenti, utilizzate a scopi diversi. Tra le più diffuse troviamo la ginestra lydia che, grazie alla sua particolare caratteristica di essere nana (raggiunge al massimo un altezza di ottanta centimetri), è una pianta particolarmente indicata per la coltivazione in vaso. I fiori di questa specie sono quelli tipici della ginestra, riuniti in racemi di colore giallo acceso.
Un’altra varietà molto diffusa per la sua crescita spontanea nella penisola Iberica è il cytisus: ha un aspetto cespuglioso con diametro ed altezza delle stesse dimensioni che si aggirano attorno ai due metri e mezzo. I fiori si presentano di colore bianco e con una forma particolarmente allungata.
Infine, particolarmente apprezzata è la spatium junceum, conosciuta con il nome di ginestra odorosa: è una pianta particolarmente profumata che cresce molto bene nelle zone della macchia mediterranea. I fiori, anche questa volta, sono del tipico colore giallo intenso.

Coltivazione
È fondamentale ricordare che la ginestra è una pianta dalle origini mediterranee: la crescita ottimale sarebbe in un clima caldo e soleggiato anche se risulta particolarmente flessibile in quanto si adatta bene anche in luoghi con scarsa illuminazione e con climi meno favorevoli.
La ginestra si adatta molto bene a diverse tipologie di terreno, anche se predilige substrati alcalini. Anche se si tratta di una pianta che si adatta a tutto è fondamentale mantenere il terreno ben drenato e limitare i fertilizzanti.
Cosa fondamentale per una buona crescita è la cura meticolosa delle radici: è consigliabile mettere a dimora le piante in vaso per facilitare questa unica operazione che richiede una particolare attenzione.

La ginestra tra saggezza e fierezza
Simbologie
(Â…)“Qui su l’arida schiena Del formidabil monte Sterminator Vesevo, La qual null’altro allegra arbor nè fiore,Tuoi cespi solitari intorno spargi,Odorata ginestra, contenta dei deserti….. E piegherai Sotto il fascio mortal non renitente Il tuo capo innocente: Ma non piegato insino allora indarno Codardamente supplicando innanzi Al futuro oppressor; ma non eretto Con forsennato orgoglio inver le stelle” (Â…)”. Alcuni versi del Canto “La Ginestra” di Giacomo Leopardi.

Non potevamo non richiamare questi versetti nell’analisi di quelle che potrebbero essere le peculiarità di questo fiore. Una ginestra, decantata dal poeta, solitaria, che sopravvive alta e fiera tra le rovine del deserto vesuviano, che si piega ma che allo stesso tempo rimane flessibile (riferimento del poeta a non abbassare il capo di fronte al destino), consapevole delle avversità, e che con la sua saggezza e resistenza affronta le ostilità che la natura presenta.
Vediamo quanto può essere vera la descrizione che ne fa il poeta partendo proprio dalle forme di questo fiore.
Fusti sottili, portamento eretto, che si erige verso l’alto. Tutti aspetti che ci fanno pensare a qualità di sicurezza, autostima, fierezza, indipendenza; pensiamo a quest’ultima caratteristica e nello specifico alle sue foglie. Come detto nella descrizione alcune ginestre sono addirittura prive di foglie, altre le perdono al loro fiorire: non vi fa pensare ad una frase del tipo: “Sono talmente fiero ed indipendente che non ho bisogno di ulteriori sostegni?
Che sia un fiore, poi, che richiami alla resistenza non ci sono dubbi: pensiamo al suo fusto legnoso (forza), ai rami che servono a fare i canestri, le scarpe, alle sue fibre che sono utilizzate per fabbricare corde, tele per vele, sacchi, che hanno notevole tenacità e resistenza al lavaggio e all’uso, al fusto che dà legname duro per ebanisteria.
Potremmo quasi definirlo un fiore “vecchio” per la sua sapienza e la sua abilità nel rimanere flessibile e sicuro di fronte alle intemperie che la natura riserva, così come farebbe un vecchio saggio raccontando ancora col sorriso e con una certa fierezza esperienze positive e negative vissute, consigliandoci di non abbassare mai la testa.
La sua origine “mediterranea” e il suo colore giallo intenso (per la maggior parte dei tipi) sembrerebbero farne anche un fiore “solare” ma rafforzerebbero, al contempo, le sue caratteristiche di fierezza e di combattività (positiva) nell’affrontare la vita. Il colore giallo richiama al terzo chackra detto anche Chakra del Plesso solare o dell’Ombelico, ed è correlato appunto al sistema digestivo (fegato, pancreas, milza, …); viene associato al fuoco, al calore, alla luce, all’energia. Ma viene anche associato, se ben sviluppato e “pulito”, ad una forte autostima, sicurezza, ricchezza che si sviluppano con il controllo e si rafforzano dopo una serie di vissuti, positivi e negativi che siano, di successi ed insuccessi, di fatiche e ricompensi. Prendiamo allora esempio dall’ “essere” di questo fiore, cercando, nonostante le complicazioni che incontreremo durante il nostro percorso di vita di non piegarci mai… definitivamente…

A chi regalarla
Per le caratteristiche descritte sopra potrebbe essere un piacevole regalo per quelle persone molto sicure si sé, decise, dotate di gran saggezza e controllo, con forte autostima, indipendenti, che amano pianificare e che sono spesso un punto di riferimento per gli altri. Ma anche il contrario: per quelle persone incerte, insicure, che hanno bisogno di continui stimoli e supporti per rialzare la testa. Che magari il suo buon profumo non le aiuti a pensare positivamente e con un altro spirito?
Sicuramente apprezzabile se regalato a persone mature, di una certa età.

Proprietà e consigli
Diuretici, ipertensivi, lassativi, sedativi.
Dal momento che abbiamo parlato del Terzo Chackra, andiamo un po’ a “pulirci” con un infuso dei suoi fiori: mettetene una manciata in un recipiente con un litro di acqua bollente, coprite e dopo mezz’ora colate: da 2 a 4 tazzine al giorno in caso di gotta, nefrite, renella, problemi alle vie urinarie. Buon depurativo anche per il fegato.

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