Premessa
Il Bosso appartiene alla famiglia delle Buxacee e la sua zona geografica d’origine è l’Estremo Oriente, ma è anche diffuso sulle coste mediterranee.
Caratteristica peculiare di questo arbusto sempreverde è la sua bella e ampia ramificazione che lo rende una delle piante ideali per bordure e siepi nei giardini.
Questo arbusto può raggiungere anche 12-13 metri di altezza ma ne esiste anche una varietà nana che si presta molto facilmente ad essere educata come bonsai d’interno al quale si riesce a dare una particolarissima forma grazie alla sua crescita lenta ed alla sua ampia ramificazione.
Molto particolare è anche la corteccia del bosso che, con le sue venature incrociate e rugose, conferisce alla pianta una sensazione di “anzianità ”. In inverno le foglie del Bosso diventano di un giallo dorato che gli conferiscono il nome di “Golden yellow”. In autunno produce dei piccoli fiori bianchi dal profumo molto delicato che fanno apprezzare ancora di più questa particolare pianta. La più pregiata varietà bonsai di Bosso bonsai è quella proveniente dall’isola di Formosa.
Esposizione
Il Bosso deve essere posizionato in zone molto luminose anche se bisogna accuratamente evitare lÂ’esposizione diretta ai raggi solari. Pertanto, se tenuto in appartamento va preferibilmente posizionato vicino ad una finestra, ma lontano da fonti di calore.
In estate può essere tenuto all’esterno tenendo però cura di proteggerlo dai raggi solari e dal caldo eccessivo. In inverno è preferibile tenere la pianta di Bosso all’interno.
Annaffiatura
Il Bosso va annaffiato molto spesso durante l’estate e il metodo migliore per farlo è quello dell’immersione, badando bene però che tra un’annaffiatura e l’altra il terreno sia completamente asciutto.
In inverno le annaffiature vanno decisamente ridotte ma se il Bosso viene tenuto in appartamento, in un ambiente ben riscaldato, è consigliabile vaporizzare di tanto in tanto le foglie.
In ogni caso, se per lÂ’annaffiatura o la vaporizzazione si utilizza acqua corrente, sarebbe una buona abitudine scioglierci dentro del decalcificante per distruggere i sali dannosi per la pianta.
Terreno e rinvaso
Il terreno ideale nel quale far crescere la pianta di Bosso sarà formato da torba e sabbia in parti uguali e poi da argilla. La pianta bonsai del Bosso va rinvasata almeno una volta l’anno e il periodo migliore per farlo va per tutta la primavera e l’estate fino all’inizio dell’autunno. Ogni volta che si rinvasa il Bosso, bisogna intervenire potando leggermente anche le radici.
Potatura e pinzatura
Il periodo ideale per effettuare una potatura di riforma del bosso è quello della piena stagione vegetativa, dall’inizio della primavera fino all’autunno inoltrato. Inoltre, a fine fioritura, è consigliabile effettuare una potatura abbastanza importante. Inoltre, se si vuole evitare una crescita disordinata dei germogli, è utile effettuarne la pinzatura, eliminando i germogli che crescerebbero rovinando la forma che si è deciso di dare al proprio bonsai di Bosso.
La pinzatura deve essere preferibilmente effettuata nei mesi di agosto, settembre e ottobre.
Avvolgimento
Durante tutto l’anno si può effettuare l’avvolgimento dei rami con il filo di ferro per dare ai rami stessi la forma desiderata. Durante questa operazione però bisogna stare molto attenti a non rovinare la bella corteccia del bosso, le cui cicatrici si rimarginano troppo lentamente. In ogni caso è consigliabile avvolgere il filo di ferro con della carta adesiva. Il filo va lasciato solo per periodi piuttosto brevi facendo sempre attenzione che il ramo non si ingrossi troppo e che il filo lo stringa.
Concimazione
Nel periodo vegetativo del Bosso, quindi da aprile a settembre, è consigliabile utilizzare del concime ad azione stimolante, specifico per bonsai ed effettuare la concimazione ogni 8-10 giorni. È consigliabile anche utilizzare un concime specifico per la crescita radicale della pianta.
Parassiti e malattie
Il Bosso può essere intaccato da marciume radicale, per evitare il quale si dovrebbe cercare di non far ristagnare l’acqua all’interno del vaso. Nel caso in cui la pianta sia già stata intaccata da questa malattia è necessario estirpare le radici già colpite e disinfestare il colletto del tronco per impedire che le muffe salgano su tutto il tronco e disinfestare il terreno con prodotti sulfurei. Il Bosso può essere inoltre intaccato da afidi e dal ragnetto rosso. In questi due ultimi casi bisogna ricorrere ad insetticidi specifici ad ampio spettro d’azione.