Le origini geografiche della pianta dellÂ’Aloe Vera sono riconducibili ad alcune zone dellÂ’Africa, del Madagascar e dellÂ’Arabia, da dove provengono testimonianze abbastanza remote dellÂ’esistenza di questa pianta succulenta della famiglia delle Aloacee. Quindi questa pianta cresce meglio nei climi caldi e secchi.
Fin dai tempi più remoti questa pianta è stata utilizzata per le sue ottime doti curative e infatti non si esclude che essa sia stata proprio una delle prime ad essere utilizzata in campo medico.
Il più antico riscontro del suo uso in campo medico è testimoniato da una tavoletta sumera del II millennio a.C.
Attualmente lÂ’Aloe Vera viene usata anche nel settore cosmetico, oltre che nella produzione di sciroppi e infusi.
Il significato della parola “Aloe” si riconduce all’arabo e significa “amaro” oppure “trasparente”, esattamente le caratteristiche del liquido che fuoriesce dalle foglie di questa pianta qualora vengano incise.

Annaffiatura
L’Aloe Vera va annaffiata con moderazione in primavera ed estate. Il modo migliore per praticare l’annaffiatura è quello di fare attenzione a non bagnare direttamente le foglie altrimenti l’acqua, depositandosi, potrebbe far marcire le stesse.
La tecnica migliore è quella di praticare un’abbondante innaffiatura quando il terreno è completamente asciutto e aspettare che lo sia di nuovo prima di praticarne un’altra.
In autunno lÂ’irrigazione della pianta va decisamente rallentata fino ad essere del tutto sospesa in inverno.
Se la pianta viene coltivata per usarla a fini terapeutici è bene non irrigarla per 8-10 giorni prima della raccolta in modo da mantenerne più concentrati i principi attivi.

Terreno rinvaso
Per quel che riguarda il tipo di terreno nel quale far crescere l’Aloe Vera, anche se la pianta non è particolarmente esigente su questo piano, è preferibile usare un terreno sabbioso che favorisca il drenaggio e lo sgrondo dell’acqua. Inoltre è preferibile usare un terriccio leggermente acido.
Il rinvaso della pianta è preferibile effettuarlo una volta l’anno, scegliendo di volta in volta un vaso più grande, più largo che profondo in quanto le radici dell’Aloe non vanno molto in profondità. È di fondamentale importanza che il vaso presenti dei fori per il drenaggio dell’acqua ed è consigliabile inserire alla base del vaso dei cocci o dell’argilla per mantenere questi fori sempre liberi.

Concimazione
DallÂ’inizio della primavera, lÂ’Aloe va concimata una volta al mese sciogliendo i fertilizzanti nellÂ’acqua dellÂ’irrigazione. Per un equilibrio ottimale nella crescita della pianta bisogna usare dei fertilizzanti che contengano sia macroelementi (quali Azoto, Fosforo, Potassio) sia microelementi (quali Ferro, Manganese, Rame, Zinco, Boro).

Malattie e rimedi
In mancanza di luce le foglie possono perdere le loro screziature e diventare di un verde intenso e compatto. In questo caso la pianta va spostata in un punto più illuminato. La pianta può inoltre essere attaccata dal ragnetto rosso, della famiglia degli acari; in questo caso le foglie si sfibrano e presentano delle sottili ragnatele nella parte inferiore. In questo caso il rimedio è quello di aumentare l’umidità nell’ambiente. In caso di attacchi gravi è consigliabile usare un acaricida specifico.

Moltiplicazione
L’Aloe si moltiplica per semi o per polloni. La moltiplicazione per semi però è un po’ complessa in quanto la pianta è autosterile e questo vuol dire che i fiori maschi e femmine della stessa pianta non possono incrociarsi tra loro ma è necessario avere specie diverse per ottenere semi fertili.

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