LÂ’agave appartiene alla famiglia delle Agavaceae. Questa famiglia di piante grasse include un gran numero di specie aventi quasi tutte origine nelle zone desertiche dÂ’America.
L’Agave è una pianta monocarpica ovvero che fiorisce una sola volta nel corso della sua vita, quando raggiunge la maturità, tra i 20 e i 30 anni, dopodiché i frutti cadono e la pianta muore.
La pianta si rigenererà comunque tramite i polloni laterali e i semi del fiore che ha prodotto.
La caratteristica strutturale di questa pianta è quella di avere un fusto molto corto dal quale si dipartono foglie lunghe e carnose, caratterizzate da una grande spina all’apice. Dalle foglie si estrae una fibra detta sisal che è resistente più o meno come la canapa, e viene impiegata gli stessi usi: costruzione di corde, cesti, cappelli, prodotti artigianali.
Dall’agave vengono inoltre prodotte diverse bevande: il Pulque, il Mezcal e la Tequila.

Annaffiatura
L’Agave è una pianta grassa e, in quanto tale, non richiede numerose annaffiature anche se queste devono essere effettuate con una certa regolarità.
In inverno la pianta deve ricevere una quantità d’acqua necessaria a mantenere il terriccio appena umido. Le annaffiature devono poi aumentare con la primavera, nel periodo di vegetazione della pianta, ma comunque senza mai esagerare e solo per mantenere il terriccio leggermente bagnato.
Al termine dell’estate le annaffiature vanno di nuovo ridotte. Si deve fare attenzione a non lasciare mai ristagni d’acqua nel sottovaso della pianta o anche nella rosetta delle foglie perché la pianta ne risentirebbe molto in maniera negativa.

Terreno e rinvaso
Se l’Agave è ancora una pianta piccola va rinvasata ogni 2-3 anni, mentre le piante più grandi vanno rinvasate una volta l’anno. Queste operazioni devono essere effettuate in primavera.
Il terriccio da utilizzare è quello per piante grasse con l’aggiunta di sabbia che favorisca il drenaggio dell’acqua.
È preferibile utilizzare vasi di terracotta che favoriscono la traspirazione delle radici. Il vaso in cui tenere l’Agave non deve essere eccessivamente grande perché la pianta non necessita di molto terriccio e quindi, quello in eccesso, potrebbe essere solo veicolo di ristagno d’acqua che potrebbe causare gravi danni alla pianta.

Concimazione
In primavera e in estate la pianta deve ricevere concimazioni regolari, ogni tre settimane. Si consiglia un fertilizzante per cactacee disciolto nellÂ’acqua dellÂ’irrigazione.
Durante il periodo non vegetativo della pianta, quindi in autunno e in inverno, le concimazioni vanno interrotte.

Malattie e rimedi
L’Agave può apparire sofferente e quindi perdere vigore a causa di annaffiature eccessive e al ristagno di acqua nel terriccio o sulle foglie. In questo caso il rimedio è quello di lasciare asciugare le radici e il terriccio, anche togliendo la pianta dal vaso, se necessario.
La pianta può anche essere soggetta ad attacchi di cocciniglia bruna che si manifesta con delle macchie scure nella parte inferiore della foglia. In questo caso si può intervenire eliminando i parassiti con uno straccio imbevuto d’alcol o, se la pianta è troppo grande, con un lavaggio con acqua e sapone neutro.
Se la pianta viene attaccata da piccoli animaletti bianchi (pidocchi) bisogna trattarla con antiparassitari specifici.
Un altro parassita molto dannoso che può attaccare la pianta è il ragnetto rosso. In realtà si tratta di un acaro che causa l’ingiallimento e la caduta delle foglie. In questo caso bisogna cercare di mantenere la chioma dell’Agave sempre umida e, in caso di attacchi molto gravi, intervenire con antiparassitario specifico. Se la pianta non è molto grande si può anche intervenire direttamente eliminando gli acari con un batuffolo di cotone.

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